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Così funzionava il “monopolio” delle aste pilotate

di AnFan – Aste giudiziarie pilotate anche per imporre il controllo del Nuovo Clan Partenio sul distretto conciario di Solofra. E’ questo quanto emerge dai decreti di perquisizione a carico di tre avvocati indagati per estorsione e turbata libertà degli incanti. Ipotesi di reato legate al ruolo, ricoperto dagli indagati, di custodi giudiziari. Ispezioni domiciliari, eseguite da finanza di Napoli e carabinieri di Avellino, su disposizione dell’Antimafia di Napoli.

Nei decreti si spiega come chi stava al vertice del sistema conoscesse chi partecipava alle esecuzioni immobiliari, il numero delle persone interessate, persino l’orario di deposito delle offerte.

Un tipo di controllo possibile – teorizzano gli inquirenti – solo grazie alla connivenza di profili che lavoravano nella pubblica amministrazione. Le perquisizioni di questa mattina sono nate dopo le denunce di cinque persone ascoltate dagli investigatori.

Un altro capitolo dell’inchiesta, coordinata dai Pm della Dda Henry John Woodcock, Simona Rossi e Luigi Landolfi, si focalizza proprio sull’interesse del gruppo criminale per Solofra. Dove si potevano prendere beni immobili, a pochi soldi, a causa della crisi economica. In questo filone dell’indagine è contestato anche lo scambio elettorale politico mafioso relativo alle amministrative del 2018.

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