Napoli – “Una commedia leggera che, per le conseguenze negative che ne derivano ai campani, assume sempre più i contorni della tragedia”. E’ la considerazione del leader dell’opposizione in consiglio regionale, Francesco D’Ercole, che prosegue: “Mentre lungo le nostre strade continuano a crescere a dismisura le montagne di spazzatura, Bassolino e la giunta hanno deciso di stanziare ben 120mila euro (ovvero circa 240milioni delle vecchie lire) per un ‘programma educativo formativo per utenti ed operatori della regione Campania sulle conoscenze dei rischi infettivi ed igienico-sanitari derivanti dalle attività di tatuaggio e piercing. C’è da restare allibiti. Indubbiamente la salute del cittadino è sacra, ma – in una regione la cui sanità prima di curare gli altri avrebbe bisogno di curare se stessa; sfora regolarmente i tetti di spesa prefissati e, quindi, ad aggiungere debiti nuovi a quelli preesistenti e poi li rimodula attraverso mutui trenta/quarantennali sommando al capitale anche gli interessi – investire 120.000 euro per studiare i rischi del piercing mi sembra assolutamente inaccettabile ed improponibile. Che il piercing sia pericoloso e, per evitare rischi infettivi, vada praticato con metodologie scientifiche lo sanno anche i bambini, non è necessario promuovere alcuno studio”.
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