La sicurezza sul lavoro entra nelle scuole con il concorso “Safety Tales”

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Scuole e sicurezza sul lavoro

Al via il concorso per le scuole “Safety Tales – La sicurezza non è una favola”, organizzato dalle società irpine di progettazione e coordinamento della safety & security Omnia Service Engineering srl e Omnia Lab, in partnership con la casa editrice Il Papavero.

Un contest dedicato ai ragazzi in età scolare che premierà i racconti che affronteranno il tema della sicurezza sul lavoro, perché non sia solo una materia per addetti ai lavori, ma una mentalità da acquisire fin da piccoli. I racconti devono essere di almeno 500 battute, possono essere presentati da singoli o da gruppi e dovranno pervenire entro e non oltre la scadenza del 10 aprile 2019. Ogni elaborato dovrà essere correlato da scheda di partecipazione scaricabile dal sito www.omnsiaserviziesicurezza.it, e i partecipanti saranno divisi in due categorie: Junior (6-13 anni) e Senior (14-18 anni).

I vincitori saranno annunciati durante l’edizione 2019 di Europe is culture e i primi posti di entrambe la categorie, oltre alla targa ricordo “Safety Tales”, avranno la possibilità di far visitare il proprio istituto scolastico da un Responsabile Per la Sicurezza, che assegnerà dispositivi di sicurezza per l’edificio scolastico a seconda delle esigenze.

“Abbiamo voluto rivolgerci alle scuole e, quindi, ai ragazzi, perché troppo spesso la sicurezza sul lavoro è considerata semplicemente un insieme noioso e restrittivo di leggi, burocrazia e cifre, mentre riguarda tutti noi, la nostra stessa vita – ha dichiarato la dott.ssa Alessia Rizzo, responsabile formazione e comunicazione della OSE e ideatrice del progetto “Safety Tales” – Sensibilizzare i giovanissimi, gli adulti del domani, è un’esigenza”.

“E’ fondamentale prevenire e l’unico modo è lavorare “in tempo di pace”, precisa Felice Preziosi, tra i 41 Disaster Manager certificati in Italia, al momento l’unico in Campania. “È fondamentale che le istituzioni capiscano l’importanza di tutto il lavoro preparatorio e preventivo per far sì che quando subentrino le emergenze i pericoli siano ridotti al minimo. In particolare in una regione come la nostra che, dal punto di vista dei rischi di natura idrogeologica non si fa mancare davvero nulla. A disastro avvenuto tutti hanno bisogno di noi, ma quanto si potrebbe evitare lavorando in anticipo?”.

“È finito il tempo delle “carte messe a riposare” – ha concluso Gerardo Rizzo, direttore tecnico Ose e coordinatore del progetto Safety & Security di Europe is Culture – Pianificare la sicurezza, a qualsiasi livello, è un vero “evento nell’evento” che va progettato con i giusti tempi e rispettando tutte le norme vigenti, soprattutto se ci riferiamo a manifestazioni da svolgere in luoghi come le piazze, le strade, i centri storici, non destinati per propria natura ad accogliere masse di persone per tanto tempo”.