Alfredo Picariello – Prima un tavolo tecnico con la Protezione civile in Regione Campania. E poi scatterà il piano che mirerà all’avvistamento e alla cattura della pantera. Viva, naturalmente. E’ questo l’esito della riunione da remoto che si è tenuta questa mattina, convocata dalla dirigente dell’Area Protezione Civile di Palazzo di Governo, Ines Giannini, alla quale ha partecipato anche il Prefetto di Avellino, Paola Spena.
Riunione tra la Prefettura ed i sindaci della zona del Partenio, l’area in cui l’animale sarebbe stato avvistato più volte in queste ultime due settimane, per la precisione tra Summonte e Sant’Angelo a Scala. Si è partiti dalla relazione tecnica che ieri mattina i due ausiliari giudiziari, Orlando Paciello dell’Università Federico II di Napoli e Nicola D’Alessio dell’Istituto zooprofilattico, hanno inviato via pec alla Prefettura e agli enti interessati.
Il report ha confermato la compatibilità tra le impronte rinvenute ed analizzate, per l’appunto, tra Summonte e Sant’Angelo a Scala, con quelle di un felide di grossa taglia. Alla riunione erano presenti, infatti, anche i due professionisti, insieme alle forze dell’ordine.
“La relazione dei professionisti ha individuato la presenza di un felide di cui però non si conosce ancora la specie – afferma il Prefetto Spena al termine della riunione -. Per questo motivo, ci sono ancora degli approfondimenti in corso. Proseguirà, dunque, l’attività che si sta portando avanti, in particolare quella dei carabinieri forestali e delle amministrazioni locali, a tutela dei cittadini e, naturalmente, anche a salvaguardia dell’animale, qualunque esso sia, perché sono specie protette e vanno tutelate”.
“Parallelamente – prosegue il Prefetto – la Regione Campania convocherà un tavolo tecnico operativo, anche perché lo spazio di azione del felide, da quello che emerge anche dalla relazione, è molto più ampio di quello della provincia di Avellino. Coinvolge, sicuramente, anche il territorio di Benevento. Il tavolo tecnico servirà a delineare le strategie operative per mirare ad un accertamento dell’esistenza dell’animale e poi, eventualmente, mettere in campo gli accorgimenti tecnici per una sua possibile cattura”.
L’attenzione nei comuni dove si sono verificati gli avvistamenti resta, naturalmente, molto alta. Le amministrazioni, di concerto con la Prefettura, hanno allertato i cittadini, consigliando loro di essere molto cauti. “E’ molto importante aspettare gli esiti dell’incontro tecnico in Regione perché in quella sede si metterà in campo una vera e propria strategia operativa. L’individuazione, l’avvistamento dell’animale e l’eventuale cattura, ovviamente sempre tutelandolo al massimo, spetterano senz’altro agli specialisti che sarenno individuati proprio nel corso della riunione che si farà in Regione”.
Il messaggio del massimo rappresentante di Governo in Irpinia, dunque, è molto chiaro. La pantera, innanzitutto, se esiste, deve essere catturata viva. Alle ricerche, proprio per questo motivo, prenderanno parte soltanto persone specializzate. Stop, quindi, agli improvvisati e ai “cacciatori” di taglie, teste e trofei.
“Sarà un percorso che dovrà essere assistito con modalità tecniche. Prima bisogna avvistare l’animale. Poi, una volta individuato, dovrà essere correttamente catturato in base alle strategie adottate. Infine, dovrà essere inserito nei contesti legali”.
Logicamente i due professionisti, Paciello e D’Alessio, continueranno a portare avanti le loro indagini scientifiche. Anche i forestali andranno avanti con la loro attività. “E’ una animale – dice Spena – che potrebbe cacciare in una zona e tornare poi in un’altra che ha individuato come habitat. Potrebbe portare anche del cibo su un albero. E potrebbe cacciare animali selvatici e non domestici, anche perché non sono state segnalate razzie di questo tipo”.
Sul fatto che l’animale possa non essere aggressivo nei confronti dell’uomo, il Prefetto ci va molto cauta. “Dobbiamo lavorare con molta attenzione, come è giusto sempre fare, salvaguardando l’animale ed avendo attenzione per le persone. Se ha davvero trovato un habitat, questo potrebbe significare che l’animale si senta tranquillo. Se così fosse, potrebbe essere meno propenso ad un attacco verso l’uomo. Ma dobbiamo lo stesso essere cauti: le persone stiano comunque attente”.
Un’eventuale “battuta”, a questo punto, così come fa intendere il Prefetto, non scatterebbe prima della settimana prossima. Il tutto, ovviamente, sarà definito nel tavolo tecnico in Regione Campania che sarà convocato a breve.
Paola Spena conferma che è in corso un’indagine, da parte dei carabinieri forestali, per punire l’eventuale reato di abbandono di animali protetti. “Ci si domanda come mai la pantera sia in questi luoghi. Naturalmente, dunque, c’è anche questo approfondimento in corso”.