La sala che espone la collezione di oggetti legati alla storia del territorio, denominata Laceno Natura e Storia, è allestita in piazzetta residence di Laceno, ridente località del comune di Bagnoli Irpino. L’esposizione è avvolgente e unisce alla percezione visiva quella tattile, olfattiva, facendo leva su sensazioni, emozioni, ricordi che il visitatore conserverà al termine della giornata dedicata alla montagna irpina.
Numerosi oggetti, frutto di donazioni, sono esposti per raccontare la storia della località bagnolese.
“Il potere evocativo dell’oggetto – come spiega Michele Nigro, cofondatore dell’iniziativa museale – è quello che l’oggetto vissuto porta con sé con le tracce del tempo. L’oggetto è il testimone storico e vuole raccontarsi. Questi si affidano al racconto delle storie e alla loro messa in scienza assumono il compito di coinvolgere il visitatore nella performance rendendolo non più spettatore, ma metaforicamente compartecipe al racconto. Perché l’oggetto ricorda l’età dell’infanzia o dell’adolescenza o protagonista delle favole raccontante dai genitori o dai nonni. La sala espositiva, il cui ingresso è gratuito, ha anche un altro ruolo, che è quello di sviluppare il proprio ruolo educativo, promuovere il patrimonio culturale della comunità. E’ un luogo di dialogo, di esperienze, di saperi, di ricordi. I binomi terra-origine, terra-autenticità, terra-identità culturale, sono diventati riferimenti pratici e indispensabili su cui articolare nuovi percorsi anche di fruibilità e offerta turistica.”
All’interno della sala espositiva, si racconta, inoltre, la storia dello scultore Giovanni Sica, i cui lavori in ferro battuto e una tela ad olio, rappresentano le profonde ispirazioni che il Laceno, con i suoi colori, i suoi boschi, la sua luce, ha stimolato l’animo dell’artista irpino. Gli oggetti materiali di uso quotidiano, inoltre, documentano le abitudini dei bagnolesi nella quotidianità: gli antichi mestieri, la lavorazione del pane fatto in casa, la lavorazione della lana, le tradizioni popolari.
Non mancano le dediche ad alcuni uomini che hanno reso importante il Laceno in Italia e in Europa: Michele Lenzi, garibaldino, pittore dell’ottocento e sindaco di Bagnoli Irpino, Tommaso Aulisa, sindaco lungimirante che ha cambiato il volto del paese da piccolo borgo a località turistica rinomata, Aniello Capozzi, fotografo di straordinaria sensibilità e pioniere del Laceno, Padre Vittorio Pirro fondatore del Centro Loyola, Franco Giannoni, ingegnere e costruttore, ideatore delle seggiovie.
Le origini del lago e la sorgente Tronola, le grotte del Caliendo, il vivaio forestale arricchiscono i percorsi organizzati per gli escursionisti in visita al centro culturale.
Il centro museale si promuove per elaborare forme di collaborazione con altre realtà associative nella produzione di materiali didattico, nella realizzazione di strumenti interattivi per il pubblico, per la realizzazione anche di iniziative simili con altri centri.