Ept – Raffaele Spagnuolo: “L’etica sarà la base del fare”

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Avellino – Raffaele Spagnuolo è il nuovo presidente dell’Ente provinciale del turismo per la provincia di Avellino. L’ex presidente del Cosmari Av1 subentra a Santino Barile alla guida dell’ente su proposta della Giunta regionale.

Come nasce la sua candidatura alla guida dell’Ept provinciale? Scelta politica?
“No la politica non c’entra nulla. Sette mesi fa ho partecipato da libero cittadino ad un bando regionale per la formazione di un albo a cui attingere per la strutturazione degli enti di gestione turistica regionali. Non avrei mai immaginato di essere nominato presidente”.

Beh alla fine hanno scelto Lei…
“Sì. Forse ora, a livello politico, ha giocato un ruolo importante la volontà di creare nuovi equilibri anche negli enti sovracomunali”.

L’Irpinia è potenzialmente un buon polo turistico, basti pensare alle sue bellezze naturali come il Laceno, il Terminio, ai luoghi della tradizione religiosa, alle bellezze dell’Alta Irpinia. Quali gli obiettivi che l’Ept si pone in provincia?
La prospettiva principale è quella di promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio. Questa è un po’ la mia filosofia di vita. Dopo la laurea ho conseguito un master in Architettura bioecologica e tecnologie sostenibili per l’ambiente; inoltre sono presidente dell’associazione regionale Amici della terra che si occupa di politiche ambientali. Siamo presenti in sessantadue paesi del mondo e promuoviamo in maniera strutturata lo sviluppo sostenibile in base alle direttive in materia della commissione europea. Queste mie competenze saranno a servizio del nostro territorio”.

Turismo fa rima con sviluppo, magari immaginando il settore come fonte di occupazione di cui questa provincia ha tanto bisogno. Ovviamente un orizzonte del genere prevede un lavoro di cooperazione tra l’Ente e la nuova amministrazione provinciale. Come si muoverà in proposito?
“L’Ept è un ente di promozione turistica: dal modo in cui si fa turismo può venire o meno occupazione. Rispetto alla nuova amministrazione di Palazzo Caracciolo non pongo alcun pregiudizio ideologico (ndr. Spagnuolo è vicino all’area bassoliniana), altrimenti ci sarebbe solo conflittualità. Lavorerò sulle direttive europee e sui contenuti del POR 2007/10 della Regione Campania che pongono le basi per poter fare progettazione nel settore. Per l’amministrazione Provinciale questo sarà solo un arricchimento, se così non fosse si metterebbe l’Irpinia al di fuori delle scelte comunitarie. La mia non sarà la difesa di una parte politica, ma dell’intero territorio ponendo l’etica alla base del fare”.

Facciamo un passo indietro nel tempo. Lei è stato presidente del Cosmari Av1 fino al giugno 2008. Un settore, quello dei rifiuti, particolarmente delicato a causa dell’emergenza, dello smaltimento, della necessità di una buona raccolta differenziata. Dopo di Lei alla guida del consorzio prima il sindaco Guarino, poi Caputo. Come giudica lo stato del Cosmari ad oggi.
“Non giudico il lavoro altrui. Posso solo dire che quando io ero alla guida del Cosmari, la raccolta differenziata era arrivata dal 9% al 35%, da zero contratti eravamo arrivati a 44, abbiamo sempre chiuso i bilanci con avanzi di cassa senza chiedere più soldi ai sindaci. Poi ci siamo bloccati”. (di Rossella Fierro)

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