E’ Bagnoli Irpino il comune della provincia di Avellino dove, al momento, si registra il numero maggiore di casi di blue tongue, la febbre catarrale degli ovini.
A lanciare l’allarme è la Coldiretti che chiede un intervento immediato delle Asl e del servizio veterinario per la vaccinazione dei capi. Sono diverse centinaia gli animali morti in irpinia e la situazione comincia a preoccupare per le gravi ripercussioni al patrimonio zootecnico.
“Dopo aver sollevato il problema – spiega il direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda – e dopo aver avuto dalla Regione ampia disponibilità alla collaborazione, scopriamo oggi che le unità veterinarie delle ASL non sono a conoscenza della disponibilità dei vaccini. Già da giugno la Regione aveva acquistato circa 4.000 dosi, mentre gli allevatori si sono sentiti rispondere dalle ASL che non vi era disponibilità. Siamo costretti purtroppo a verificare che la campagna di vaccinazione preventiva è saltata per mancanza di dialogo tra Enti. Una situazione intollerabile che mette in ginocchio l’intero comparto zootecnico”.
Oltre alla morte degli animali, la mancata vaccinazione crea gravissime restrizioni commerciali, ovvero il blocco della movimentazione degli animali, ennesima batosta alle già dissestate economie delle imprese zootecniche campane.
“Speriamo – conclude Loffreda – che la situazione vaccini venga sbloccata in tempi brevi”. La Blue Tongue è una febbre catarrale che colpisce bovini, ovini e caprini, attraverso punture di insetti, è pericolosa per gli animali ma non per l’uomo.